Molte persone si chiedono quanto possa guadagnare un professore universitario tenendo conto dell’importanza del ruolo che riveste. Si tratta di un interrogativo che molto spesso non prevede una risposta univoca e realistica, anche perché il mondo dell’insegnamento universitario è abbastanza variegato. Indubbiamente stiamo parlando di un lavoro molto impegnativo che prevede tante responsabilità per cui ci si aspetta un salario importante. È effettivamente così? Scopriamolo

Il guadagno annuale di un professore universitario

Secondo alcuni dati pubblicati da fonti affidabili, in media un professore universitario può disporre di uno stipendio che oscilla da un minimo di 27.000 euro lordi e un massimo di 80.000 euro lordi all’anno. Facendo due semplici calcoli matematici, la media e dunque di 55.000 euro lordi per cui grosso modo un professore potrebbe intascare circa 2500 euro al mese. Il motivo per il quale c’è una forchetta così ampia tra l’importo massimo e l’importo minimo, è legato al tipo di contratto che si prende in considerazione e al fatto che lo stipendio è direttamente proporzionale alle ore di lezione svolte dal docente. Inoltre, c’è una certa differenza se si parla di docente associato oppure ordinario. In aggiunta, bisogna valutare anche il fatto che gli importi appena evidenziati sono al lordo delle tassazioni.

Quali sono le figure di professori previste dagli atenei italiani

Altro aspetto da considerare nella valutazione dello stipendio annuale di un professore riguarda l’ampia varietà di figure previste nel mondo universitario. In particolare, sono presenti i ricercatori che vengono selezionati attraverso un concorso che periodicamente viene indetto dalla specifica università. Altra figura è quella dei professori associati che invece riescono ad ottenere questo ruolo nell’ateneo attraverso un concorso pubblico come peraltro avviene anche per chi ambisce a diventare professore ordinario. A quest’ultimo ruolo può ambire soltanto chi ha già tenuto un minimo di 350 ore di docenza come professore associato. In ragione del corrispettivo che viene pagato sicuramente la figura del professore ordinario è quella maggiormente appetibile in questo mercato del lavoro. Naturalmente non è semplice riuscire a diventare un professore associato ed ottenere cifre importanti che potrebbero arrivare anche a sfiorare i 7.000 euro al mese. Innanzitutto, per diventare un professore universitario è necessario che il candidato sia animato da grande passione per almeno una o più materie che vengono trattate nei principali atenei dislocati sul territorio italiano. Questo significa avere una certa dedizione allo studio e costanza nel portare avanti ricerche e approfondire sempre di più la materia. In aggiunta, ci sono una serie di requisiti che vengono imposti dalle normative vigenti ed in particolare il conseguimento del diploma di laurea nella materia in cui si vuole insegnare oltre al dottorato di ricerca con una durata che deve essere almeno pari ai 3 anni. In aggiunta, prima di poter diventare professore associato, è necessario intraprendere un percorso formativo abbastanza lungo: occorre partecipare e vincere un concorso indetto da una università per assumere il ruolo di ricercatore. Dopo tutta questa fase è quindi possibile finalmente cimentarsi in un concorso pubblico per il ruolo di professore associato e potenzialmente vincerlo. Gli ostacoli, insomma, sono diversi ma non impossibili da superare anche perché, chi vuole svolgere questo genere di professione deve avere una certa predisposizione per l’insegnamento e soprattutto passione nella materia per cui si candida.