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Sfatiamo un mito: aprire un blog non è così semplice come potremmo credere. Sì, è vero che basta un semplice click per lanciarlo da un momento all’altro. Ma, al di là del nome, che magari possiamo pure avere già scelto, ci sono molti, troppi fattori che concorrono ai cosiddetti blog di successo. La generazione dei Millennial, per esempio, è figlia dei blog: tutti ne avevano uno, una sorta di “diario” online. Ma oggi i blog servono alle aziende e ai professionisti per farsi strada nel mare magnum del web.

Per lanciare un blog innovativo, c’è la necessità di chiedere una consulenza agli specialisti del settore, come una web agency: su si-web.info, è possibile richiedere maggiori informazioni per la progettazione e realizzazione di siti web, blog, profili social, video istituzionali o aziendali. Si mettono a disposizione della clientela per offrire degli strumenti di comunicazione idonei e vincenti, offrendo a tutti la possibilità di essere presenti sul web. Perché, sì, al giorno d’oggi è quanto mai necessario avere un profilo professionale, così da rafforzare la brand identity e stimolare la comunicazione con i potenziali clienti.

Come creare un blog: perché è necessario avere pazienza

Tutto inizia dalle basi, naturalmente. Perché, lo ribadiamo, non serve unicamente quel “click” per lanciare il blog, ma una struttura solida, costruita nel tempo. La strategia da seguire è il content marketing, naturalmente: bisogna stabilire un piano editoriale e un calendario prestabilito nel tempo. In breve, c’è la necessità di avere contenuti già pianificati per i prossimi mesi. Senza considerare che durante i primi mesi è molto difficile ottenere sin da subito ampia visibilità: bisogna avere pazienza, senza scoraggiarsi.

Certo, è chiaro che bisogna sempre interrogarsi e – perché no – mettere persino in discussione la strategia che abbiamo costruito. Nulla è scritto nella pietra, è questa la prima regola del web: le linee guida attuali saranno già vecchie nel giro di pochi mesi. Per raggiungere il proprio target di riferimento, quindi, è indispensabile strutturare i contenuti in modo tale che siano interessanti per i lettori, ma anche unici, riconoscibili.

Dal titolo alla SEO: come strutturare i contenuti?

Un utente clicca su un articolo perché è a “caccia” di informazioni, ovviamente. Ma non solo. Perché dovrebbe cliccare proprio su un articolo? La presentazione è importante. Possiamo aver scritto il contenuto migliore del mondo, ma se il titolo è secco, poco acchiappante o senza alcun guizzo creativo, è probabile che lo leggeremo solo noi e pochi altri. Senza considerare che sono altrettanto essenziali la foto in evidenza e la meta descrizione. Consideriamo che gli utenti sul web scelgono di leggere o meno un contenuto in… ben due secondi. Se superiamo quei due secondi e riusciamo ad avere la loro attenzione, è fatta. Ma dobbiamo curare la qualità, la SEO e la modalità di lettura di tutti i contenuti presenti sul nostro blog.

Consigli per pianificare il calendario editoriale

Scriviamo per il gusto di scrivere? Capita, rarissimamente. Proprio così. Abbiamo menzionato prima i blog di un tempo: diari in cui riversavamo un fiume di informazioni, pensieri, riflessioni, spunti. Oggi, però, i blog rappresentano una miniera preziosa di informazioni e per le aziende e i professionisti sono uno strumento concreto per mostrare ai propri clienti un’immagine solida e la propria conoscenza del settore. Ecco perché il primo segreto per avere un piano editoriale è semplice: rispettarlo!

Strutturare un calendario editoriale significa prendere come punto di riferimento il proprio settore, i prodotti e i servizi che si vendono, per poi condividere i contenuti con i lettori.

  • All’interno del calendario editoriale devono essere presenti tutte le informazioni necessarie, come il formato del contenuto, l’autore, le date;
  • Un calendario deve essere sempre chiaro e facile da leggere;
  • Il responsabile del calendario editoriale deve essere identificabile e riconoscibile.

Ovviamente, sono tantissimi i punti da prendere in considerazione, come la buyer persona, le keywords, i link interni ed esterni, le CTA (call to action), il formato dei contenuti (articolo standard, video, gallery). Come fare? Semplice: poiché i blog non vengono più intesi come diari, bisogna davvero credere nel proprio brand e investire chiedendo supporto ai professionisti del settore.