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Comprare un’orologio? Un’esperienza, nel vero senso del termine: è uno degli accessori a cui non diciamo mai di no, che sfoggiamo al polso anche con un certo orgoglio. E anche se oggi possiamo osservare l’orario comodamente dai nostri cellulari, la verità è che nulla come un orologio ha un fascino tanto speciale. Nel corso dei secoli, naturalmente, l’orologio si è evoluto: pensiamo al movimento al quarzo, che usa proprio il cristallo di quarzo per regolare l’incessante scorrere del tempo. Precisione, costo, manutenzione: sono tanti i suoi vantaggi, anche se è stato persino demonizzato negli ultimi anni. Ne parliamo, o meglio: raccontiamo la personale visione di La Torre Orologi, dove trovare un catalogo di orologio italiano quarzo uomo.

L’orologio al quarzo, i vantaggi

Chi lo conosce davvero sa che dietro al ticchettio discreto del quarzo si cela una rivoluzione silenziosa. Una rivoluzione fatta di precisione, funzionalità e – soprattutto – qualità concreta. Ciò che offre, nella pratica, è ineguagliabile. La tecnologia al quarzo, emersa in modo massivo dagli anni ’80, ha rappresentato una svolta epocale. Ha permesso di portare la misurazione del tempo su un livello importante: uno scarto medio di soli 4 minuti al mese – contro i 30, 40 e talvolta più minuti di molti movimenti automatici nella stessa fascia di prezzo.

Quindi, parliamo di un orologio che non ci lascia mai indietro, che non richiede attenzioni continue, regolazioni, manutenzioni frequenti. E che, proprio grazie al minor costo del movimento, può concentrare valore altrove: nei materiali della cassa, nella robustezza delle chiusure, nella resistenza all’acqua, nella qualità dei vetri e dei dettagli estetici.

La Torre Orologi, un brand da scoprire

Tra le aziende italiane che hanno scelto di reinterpretare il quarzo, La Torre Orologi rappresenta un caso interessante, in quanto il marchio nasce da una riflessione precisa: l’automatico viene spesso sopravvalutato, il quarzo sottostimato. Fin dall’inizio, La Torre Orologi ha messo in discussione uno dei pilastri retorici dell’orologeria da banco: l’idea che il quarzo sia un prodotto “minore”. Una narrativa sostenuta non dalla qualità oggettiva, è importante sottolinearlo.

Il punto non è negare il valore dell’automatico, soprattutto su fasce alte, ma rimettere in proporzione il discorso. In molte collezioni viene venduto come sinonimo di artigianalità quando in realtà – sotto i 500 euro – i margini di qualità sono minimi. Molti movimenti sono prodotti in serie con materiali economici, e richiedono regolazioni continue.

Da qui la scelta del marchio: valorizzare il quarzo come tecnologia. Nei modelli La Torre Orologi, il risparmio generato dal movimento consente investimenti concreti sulla qualità complessiva del prodotto. La scommessa è culturale, se così possiamo dire: spostare l’attenzione dal “nome del calibro” alla qualità percepita e misurabile. Un obiettivo ambizioso che è stato raggiunto, e basta dare un’occhiata alle collezioni sul sito per farsi una prima idea.

La storia degli orologi a quarzo

Il primo orologio al quarzo arriva nel 1969 e costa quanto un’auto. Non era pensato per tutti, ma segnava un passaggio netto: un nuovo modo di misurare il tempo, più preciso, più stabile e più semplice da gestire. Il margine di errore era minimo: si parlava di 0,2 secondi al giorno. Per capirci, cento volte più preciso dei calibri tradizionali. Ma al di là dei numeri, da lì in poi cambia tutto. Negli anni ’70 e ’80 molti marchi svizzeri entrano in crisi. Alcuni spariscono, altri si riorganizzano. L’industria si divide tra chi continua con la tradizione meccanica e chi investe in una produzione diversa.

Il quarzo, intanto, si evolve. Diventa più economico, più compatto, più diffuso. E oggi è ovunque. In fascia media, in alta gamma, persino in orologi da collezione. Non è una moda, è una tecnologia che ha fatto il suo percorso. Lo dimostra la storia stessa di La Torre Orologi, le strade di Federico ed Edoardo: un’intuizione porta alla realizzazione di un progetto concreto, nello spirito dell’innovazione, per unire il design raffinato alla qualità accessibile. Non è un caso, infatti, se il primo modello è nato da un sogno condiviso: tra i pilastri imprescindibili di questo progetto, troviamo la libertà, l’eleganza, l’ambizione. Un modo per raccontare una nuova storia da portare al polso, per quello che più di prezioso abbiamo a nostra disposizione: il tempo.