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Il guardaroba estivo odierno? Tra praticità, sostenibilità e stile, perché si riduce, si semplifica, ma non per questo si rinuncia alla personalità. Al contrario: tutto conta di più. E proprio in questa essenzialità nasce una nuova tendenza, interessante quanto inaspettata: le infradito JAPPO. Una forma diversa, un’estetica precisa, un progetto italiano che guarda al Giappone ma parla una lingua contemporanea e consapevole. Dietro l’apparenza di una ciabatta estiva, c’è una visione che guarda al futuro, l’idea che anche un accessorio possa diventare significativo. A partire da un dettaglio netto: la suola squadrata. Infradito squadrate Made in Italy: un nuovo modo di intendere la moda che sposta la percezione da “comodo” a “culturale”.

Moda estiva, la nuova tendenza? JAPPO

Non serve molto per vestirsi bene d’estate, ma quel poco deve funzionare. I capi migliori non sono necessariamente quelli più appariscenti, ma quelli che riescono a essere freschi, portabili e stilosi. Un pantalone ampio in lino, una camicia oversize, un abito lungo: sono scelte semplici, ma non banali. Per quanto riguarda gli accessori, non dimentichiamo che una calzatura sbagliata rovina il passo, la postura e persino l’umore. È qui che entra in gioco JAPPO, ma come proposta stilistica coerente con un’idea di estate leggera, funzionale e chic. Chi è abituato a vedere le infradito come scarpe secondarie, troverà nelle JAPPO qualcosa di ben diverso e persino rivoluzionario. In primis, una cura nella scelta dei materiali e una filiera trasparente: la differenza si sente appena le si indossa, ma si capisce ancora prima, guardandole.

Il progetto nasce in Italia, ma le sue influenze attingono dal design giapponese. Più precisamente dalle zōri, calzature tradizionali dalla struttura semplice ma codificata, usate in contesti tanto quotidiani quanto cerimoniali. JAPPO ne riprende lo spirito e quello che rimane è l’essenza: linearità, funzionalità, rispetto della struttura del piede. La suola squadrata rompe con l’immaginario occidentale della ciabatta curva e molle, da indossare quasi distrattamente per andare in spiaggia. È stabile, geometrica ed elegante. Tutti i modelli sono realizzati in Italia.

La collezione si divide in tre linee. La Top, essenziale e lineare, si adatta a ogni contesto urbano e vacanziero. La Relax, con micro-pallini sulla pianta, sostiene il piede con discrezione. La Exclusive alza il livello: 22 mm di spessore, comfort da sneaker, leggerezza da sandalo. In tutto questo c’è anche una componente etica. La scelta di produrre in Italia riduce l’impatto ambientale della logistica internazionale, senza container da Asia o Sud America, senza lunghi trasporti a carburante.

Una nuova direzione per la moda estiva

Parlare di tendenze è facile. Ma quello che stiamo osservando è una riscrittura della moda estiva: non si punta più solo alla leggerezza o ai colori chiari, ma è una riscrittura delle priorità. Al centro non c’è il capo in sé, ma l’esperienza (come in tanti altri settori, incluso quello del turismo). Il comfort non è un valore secondario, e la funzionalità diventa parte del linguaggio estetico. Così la silhouette si allarga, si adatta, segue il corpo senza costringerlo, le forme si fanno meno rigide. Il risultato è una nuova idea di eleganza: fluida, trasversale, sobria. Non si rinuncia affatto allo stile, ma si libera dalle sovrastrutture inutili.

A margine, ma non meno importante, anzi sempre più decisiva, troviamo la sostenibilità. È una sensibilità che influenza le scelte facendole diventare più pratiche: si cercano capi durevoli, materiali tracciabili, filiere trasparenti. Anche il concetto di lusso si trasforma, allontanandosi dalla mera ostentazione. La moda estiva sta dettando codici sempre più precisi, come la volontà di resistere fino alla prossima stagione, senza rinnovare costantemente l’armadio. Ed è proprio in questa visione che si inserisce JAPPO. Una scarpa semplice, da indossare nel quotidiano, reinterpretata con intelligenza progettuale e attenzione per i materiali. Le infradito smettono di essere accessorio da contorno e diventano parte integrante di un modo di vestire più autentico e più personale. La sua forza non sta nel voler sorprendere, ma nel funzionare. È un progetto che lavora su ciò che resta: forma, durata, coerenza.