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Immergersi nella natura è sempre un’ottima idea: ritagliarsi del tempo per visitare luoghi di immensa bellezza, dove ritrovare il proprio equilibrio psicofisico, prevedendo delle lunghe passeggiate. Tra i luoghi migliori da visitare c’è l’Isola del Gran Sasso d’Italia: siamo su uno sperone roccioso della Valle del Mavone (conosciuta anche come Valle Siciliana), a 415 metri di quota, con una struttura urbana antica e di grande interesse storico e culturale, considerando che sono presenti i resti della cinta muraria, così come architetture rinascimentali. Sono diverse le cose da fare e da vedere: per chi sta organizzando un viaggio qui, diamo dei consigli, anche per casa vacanze sul Gran Sasso, così da trovare l’alloggio su misura.

Dove alloggiare all’Isola del Gran Sasso d’Italia

Prima di approfondire il nostro itinerario di visita all’Isola del Gran Sasso d’Italia, organizziamo la vacanza: siamo nella provincia di Teramo, il comune conta poco più di 4.500 abitanti ed è assolutamente autentico e caratteristico.

Per alloggiare all’Isola del Gran Sasso d’Italia, abbiamo pensato di parlare della casa vacanze “La Casa dei Nonni”, una struttura con vista mozzafiato proprio sul Parco Nazionale del Gran Sasso. Gli appartamenti sono moderni (si chiamano Margherita e Prato Fiorito, e sul sito sono disponibili tutti i dettagli), e non mancano servizi aggiuntivi che permettono di godere di una vacanza assolutamente rilassante come una piscina esterna riscaldata, il giardino e un barbecue. È presente un comodo parcheggio.

L’ospitalità è il punto di forza della struttura che offre alla propria clientela un ambiente curato nei minimi dettagli per un soggiorno confortevole e rilassante: siamo del resto in una posizione privilegiata con tante avventure che ci attendono per arricchire il nostro itinerario, come le opportunità di trekking di escursioni nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Cosa fare e cosa vedere all’Isola del Gran Sasso d’Italia e dintorni

Prima di tutto, siamo in un luogo che offre moltissime attività ed esperienze, quello che viene definito un “tesoro di biodiversità e scrigno di cultura”. Il Gran Sasso domina il paesaggio, tra monti, colli e valli. È presente una rete piuttosto fitta di sentieri escursionistici da percorrere sia a piedi quanto in mountain bike. Il territorio è inoltre diviso in 11 distretti turistici dove è possibile visitare castelli, eremi, abbazie o ancora borghi medievali.

Nel territorio del Parco del Gran Sasso, possiamo citare una visita a Rocca Calascio, il castello arroccato su 1462 metri di altezza, di origine normanna. È stato luogo di riprese di alcuni film importanti (tra cui Il nome della Rosa).

L’Isola del Gran Sasso si trova nel distretto Valle Siciliana, una valle ampia e magnifica che è stata denominata così: circondata da 12 colline, è un territorio che mette in pace con se stessi, in cui è possibile arricchire il proprio itinerario con una visita ai boschi, osservando anche oliveti, frutteti, vigneti. Una delle attrattive principali del territorio è il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata (San Gabriele è il patrono d’Abruzzo). Per tutti gli amanti del cosiddetto “turismo verde”, di certo questo territorio offre occasioni imperdibili per tutta la famiglia, per le coppie che sognano una vacanza romantica in mezzo alla natura, o per i gruppi di amici che amano l’avventura.

Gli itinerari

Gli itinerari da scoprire sono molteplici, dal momento in cui sono presenti diversi tesori della natura: come anticipato, possiamo percorrere gli itinerari a piedi, in bici o persino a cavallo. Questo luogo si caratterizza per artigianato, enogastronomia, folklore. Noi consigliamo di strutturare un itinerario turistico nel distretto della Valle Siciliana, da Montorio al Vomano ad Arsita. Tossicia è l’antica capitale della Valle Siciliana, che custodisce ancora oggi tesori culturali come il Palazzo Marchesale.

Il borgo dell’Isola del Gran Sasso conserva invece delle architetture risalenti al XV-XVI secolo. Impossibile non dare dei consigli su cosa mangiare attorno al Gran Sasso: qui la tradizione è rustica, molto calorica, che deriva dal retaggio contadino e pastorale. Il Tibet d’Italia propone formaggi, salumi, arrosticini, pasta alla mugnaia e tanto altro, da gustare dopo una scarpinata.