Un tempo era un’eccezione, oggi è una tendenza crescente: portare il gatto al guinzaglio non è una stravaganza da social. Lo vediamo nei parchi cittadini, nei cortili condominiali, in alcune aree urbane pet-friendly: i gatti stanno esplorando il mondo oltre le finestre, come hanno sempre fatto, ma stavolta accompagnati dai loro umani, proprio come accade ai cani. Ma ci sono delle cose da sapere: portare un gatto all’aperto richiede attenzione e (tanta) pazienza. Per questo è fondamentale conoscere i migliori collari e guinzagli per gatti, e capire come utilizzarli nel rispetto della natura indipendente e sensibile di questi animali.
Perché il guinzaglio non snatura il gatto
Chi vive con un gatto conosce bene il suo spirito libero e indipendente, quella curiosità viscerale che lo porta a osservare ogni movimento fuori dalla finestra o a tentare la fuga appena si apre una porta. Alcuni gatti riescono a vivere felici anche solo in casa, ma altri manifestano, in modo evidente, il desiderio di uscire. È qui che il guinzaglio diventa uno strumento prezioso: non per limitare, ma per mediare tra libertà e protezione.
Naturalmente, è essenziale scegliere un accessorio adatto e ben tollerato. Su justpet.it, il guinzaglio per gatti Gloria viola 1 x 120 cm ad esempio, è una proposta elegante, colorata e leggera, perfetta per chi cerca un primo approccio sobrio ma funzionale: accompagna il gatto nei primi tentativi senza irritarlo. Esistono anche altre soluzioni, coome il guinzaglio per gatti Flexi, sempre pensato per la massima libertà di movimento, ma senza che il gatto scappi. E si trovano diverse misure, adatte anche ai felini più minuto. E non dimentichiamo la pettorina pettorina per gatti Red Dingo Style, dotato di cinghia integrata, dal design vivace e super vestibile, che garantisce un buon equilibrio tra sicurezza e comodità. Il tessuto è solido ma morbido, lo spessore contenuto (12 mm) non infastidisce il manto, e la lunghezza del guinzaglio (1,2 m) consente di passeggiare in sua compagnia senza stress.
Ma come abituare il gatto a uscire con il guinzaglio?
Prima cosa da sapere: mettere un guinzaglio a un gatto non significa trasformarlo in un cane. I felini hanno una propria sensibilità, tempi diversi, e spesso un approccio più prudente alle novità. Per questo, la prima regola è non forzare mai. La pettorina va introdotta in casa, lasciata in vista, annusata, conosciuta. Quando il gatto si mostra a suo agio, si può provare a fargliela indossare per qualche minuto, premiandolo con carezze o uno snack.
Dopo diversi tentativi, se il micio appare rilassato, si può aggiungere il guinzaglio e lasciarlo libero di girare tra le stanze. Solo in un secondo momento – mai prima – si può valutare una prima uscita, scegliendo un luogo tranquillo, familiare, protetto. Il balcone di casa o un giardino privato sono i contesti ideali per iniziare. Da qui in poi, consideriamo che ogni gatto ha il suo ritmo. Alcuni si adattano in una settimana, altri hanno bisogno di più tempo. L’importante è non vivere il guinzaglio come uno strumento di costrizione, ma come un’occasione per rafforzare il legame con i nostri amati mici.
Ad oggi c’è ancora chi guarda con un po’ di sospetto questa pratica, ma il gatto è cambiato nella nostra società. Da presenza silenziosa e riservata, oggi è il grande protagonista delle nostre case e dei social network, dove vengono condivisi tanti video dei gatti felici a passeggio (e persino in vacanza, al mare) con il proprio umano. Ma dobbiamo considerare la sua natura, che è da esploratore e predatore, e rispettarla: al contempo, dobbiamo garantire la sua sicurezza all’esterno. Soprattutto per quei mici che non hanno accesso a spazi esterni autonomi, la passeggiata è davvero un piccolo lusso che può mantenerlo attivo, per tanti anni a venire. Portare il gatto fuori significa dargli stimoli reali, ridurre lo stress. Ed è utile per gatti curiosi, vivaci o che vivono in appartamento. Con il giusto guinzaglio e un po’ di pazienza, diventerà una routine da vivere con il proprio felino.