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I problemi di autostima sono ben più comuni di quanto pensiamo: di fatto, l’autostima è una valutazione di noi stessi. La nostra percezione. Nel momento in cui soffriamo di scarsa o bassa autostima, ci vediamo sotto una luce negativa. E questi problemi, che è bene ricordare hanno radici profonde, possono influenzare vari aspetti della nostra vita, come le relazioni, la carriera, o la salute mentale in generale. In questo caso urge ricordare che talvolta l’intervento psicologico con percorsi brevi diventa a dir poco essenziale: lo psicologo Fabio Meardi è un enorme punto di riferimento per chi necessita di sedute a breve termine. Si occupa infatti di problemi relazioni, ansia, stress, ma anche autostima e disturbi dell’alimentazione.

Il suo è un approccio molto particolare, in quanto, sfruttando l’ipnosi, è possibile dare vita a un dialogo diretto con l’inconscio, in modo tale da comprendere le origini dei disturbi. Con il progetto “Uno psicologo al bar”, promuove inoltre delle sedute in un ambiente informale, così da parlare in modo più rilassato e sereno dei propri problemi. Le sedute possono essere prenotate sia in studio che online. Non si parla mai abbastanza di salute mentale: tra l’altro, sono molteplici le persone che, per poca pazienza o poco tempo, non riescono a intraprendere il proprio percorso di sostegno. Ma diventa fondamentale in caso di problemi di autostima, e non solo, poiché le conseguenze possono essere anche piuttosto negative.

Le radici dei problemi di autostima

Indubbiamente le origini sono diverse per ciascun individuo. Spesso derivano da esperienze traumatiche avvenute durante l’infanzia, come il bullismo o l’abuso, o ancora sono il risultato di un ambiente familiare disfunzionale, dove opinioni e sentimenti non sono né considerati né rispettati. Ma la scarsa autostima è anche il risultato di eventi negativi ripetuti nel tempo, come il fallimento o il rifiuto. Molte delle esperienze negative, dunque, sono una sorta di “catalizzatore” per lo sviluppo di convinzioni negative su noi stessi. Un esempio? Iniziare a credere di non essere abbastanza bravi, di non meritare amore o rispetto, di non avere le capacità per raggiungere il successo. Sono tutte convinzioni che alimentano i problemi di autostima. È importante capire che queste sono solo convinzioni, non fatti. Sono il risultato delle esperienze e delle relative interpretazioni, non una riflessione oggettiva, bensì condizionata.

Da qui consegue ovviamente l’impatto della bassa autostima sulla vita quotidiana: influenza relazioni, carriera, salute mentale, come anticipato. Le persone con problemi di autostima spesso si trovano ad avere difficoltà nelle relazioni, perché temono il rifiuto, non si avvicinano volentieri agli altri, non si sentono all’altezza, possono persino tollerare comportamenti negativi nei propri confronti. Proprio perché non pensano di meritare amore. Nella maggior parte dei casi le persone con bassa autostima soffrono di ansia e depressione minore (distimia).

Come affrontare questi problemi?

Quando si parla di percorso terapeutico, il primo passo da fare è semplice (ma non così scontato): riconoscere di avere un problema. Quindi, informarsi sui sintomi che derivano dalla scarsa autostima, come sentimenti di inadeguatezza, autocritica eccessiva, difficoltà a prendere decisioni, paura del rifiuto e insoddisfazione cronica, è determinante per iniziare a lavorare su se stessi. A tal proposito sottolineiamo che ciascun individuo è diverso, dunque anche l’entità dei sintomi è del tutto variabile, così come i sintomi stessi.

Superare i problemi di autostima richiede tempo e sforzo. In ogni caso, la terapia svolge un ruolo importante nella gestione dei problemi di autostima, perché aiuta a identificare e affrontare le convinzioni negative, fornendo strumenti e strategie proprio per superare i sentimenti di inadeguatezza e migliorare l’autostima. Diversi sono gli approcci, come per esempio la terapia cognitivo-comportamentale. Sappiamo, però, che il primo passo è riconoscere il problema; il secondo iniziare a lavorare su se stessi. Accettare che tutti, più o meno, siamo frangibili, umani, e in quanto tali possiamo lavorare su noi stessi. Per crescere, maturare, superare le esperienze del passato. Il percorso terapeutico diventa così un enorme punto di riferimento: consigliamo di prenotare una seduta con Fabio Meardi.