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Dopo aver adottato un cane, è il momento di pensare a lui a 360 gradi: un cucciolo non è un peluche, quindi necessita delle nostre cure, attenzioni e gesti. Uno degli aspetti più importanti da ricordare nel momento in cui si sceglie di prendere un cagnolino è la sua educazione. Perché è determinante per stabilire un rapporto di fiducia reciproca e comprensione. Grazie agli enormi passi in avanti compiuti nel settore dell’educazione cinofila, possiamo oggi interpretare al meglio il comportamento dei nostri amati pelosi.

Premessa: il processo educativo di un cane è spesso lungo, frutto di impegno e di costanza. Non si “molla” dopo un momento “no”, perché è solamente il primo step per arrivare a una buona sintonia tra proprietario e animale. In tal senso, corre l’obbligo di rivolgersi a un educatore cinofilo esperto che offre anche servizi online ed inoltre è anche un allevatore di Shar Pei come Alessandro Postiglione, che ha più di 12 anni di esperienza alle spalle. Tra l’altro, ha anche creato il metodo #respirailtuocane per promuovere il benessere tra uomo e cane.

Cosa sapere prima di educare un cane

L’arrivo di un cucciolo a casa è tra i momenti più emozionanti e pieni di gioia. Chi ama gli animali, sa però che l’educazione è un esercizio che va ripetuto, un percorso quotidiano che garantisce il benessere del nucleo familiare. Gli esperti del settore come Alessandro Postiglione insegnano fondamentalmente a comunicare nel modo giusto con il proprio cane, ad avere ruoli ben definiti, a correggere eventuali comportamenti che non vanno ripetuti nel tempo.

Dobbiamo ricordare che la comunicazione tra l’uomo e il cane consente di comprendere anche lo stato di salute dell’animale, che, non potendo esprimersi a “parole”, comunica il proprio benessere (o malessere) attraverso gesti e non solo. Leggere e interpretare questo linguaggio ci permette anche di intervenire per prevenire eventuali comportamenti indesiderati. Facciamo un esempio?

Quando il nostro cane ringhia, il nostro istinto può portarci a pensare subito ad un segno di aggressività.

Tuttavia, questo comportamento può semplicemente indicare un disagio e fa parte del modo in cui i cani comunicano. Non dovremmo affrettarci a interpretarlo come un preludio all’aggressività. Capire che esistono diverse sfumature dietro a queste manifestazioni, legate anche a specifiche circostanze, dovrebbe spingerci a voler approfondire.

Diventando più informati, potremmo ad esempio realizzare che in certi casi il nostro amico a quattro zampe è solo spaventato, senza ulteriori intenzioni aggressive.

Gli errori più frequenti

La prima cosa da sapere è che attraverso l’educazione sappiamo come gestire il cane in ogni situazione, positiva o negativa. Ci sono, però, anche degli errori che tendiamo a commettere, soprattutto quando si parla di “educazione fai da te”. Per esempio, lodare in modo fin troppo eccessivo il cane durante la sessione: è normale, ovviamente. Perché amiamo il nostro cucciolo e vogliamo che sia felice. Ma dobbiamo ricordare che la sua educazione deve venire prima di tutto.

Non possiamo poi pretendere che il nostro cane ci capisca usando le parole: non comprende il nostro linguaggio! Ecco perché abbiamo già detto che occorre enorme pazienza durante le sessioni. Tra l’altro, innervosirsi o avere fretta non farà altro che stressare il cane all’inverosimile, perché lui capisce pienamente le nostre emozioni.

I benefici dell’educazione del cane

Secondo i dati riportati da LAV, riprendendo il Rapporto Assalco – Zoomark 2023, in Italia sono ben 8,8 milioni i cani che vivono nelle case (10.2 milioni, invece, i gatti). Numeri che ci permettono di accendere le luci dei riflettori sul tema dell’educazione. Spesso i padroni si domandano: quando iniziare a educare il cane? La risposta è scontata: fin dal primo giorno in cui arrivano a casa. Naturalmente, spesso si sceglie di adottare un cane adulto, e qui ci allacciamo al punto successivo: ogni cagnolino è diverso. Dal momento in cui gli animali non sono tutti uguali, è fondamentale che l’educazione sia cucita su “misura”, rispondendo a bisogni ed esigenze diverse.

Al di là di tutto, ricordiamo che sono molteplici i vantaggi che comporta un corretto percorso educativo: il cane, prima di tutto, riuscirà a socializzare nel modo corretto, inserendosi perfettamente nella società. Dunque, non è solamente una questione di “comandi” o di “azioni”, ma di stabilire un vero e proprio canale comunicativo efficace. Così, il legame tra uomo e cane è basato sulla reciproca fiducia: il padrone capisce i bisogni dell’animale, e il cane decifra di conseguenza le sue richieste. Il modo migliore per una convivenza basata sul rispetto, sulla fiducia e sull’amore puro e incondizionato.