Prendere la decisione di eliminare un tatuaggio non è semplice. In primis perché bene o male significa rinunciare a una parte di sé. In secondo luogo, perché impone un trattamento che nell’immaginario collettivo è riportato come impegnativo se non addirittura doloroso.
Vale dunque la pena parlarne, fornendo una panoramica delle tecniche più avveniristiche, ovvero quelle che fanno uso del laser. Lo faremo in questa guida, che farà luce su quanto costa eliminare un tatuaggio piccolo con il laser, piuttosto che i tatuaggi più estesi e complessi.
Come si svolge l’intervento per eliminare un tatuaggio con il laser
L’eliminazione dei tatuaggi è una pratica sempre più diffusa. D’altronde, risponde a un bisogno quasi fisiologico e che si manifesta a volte presto, a volte dopo molti anni: quello di separarsi da un simbolo che non ci appartiene più, che magari rappresenta una fase della vita passata o che richiama ricordi spiacevoli. E’ il caso dei tatuaggi fatti da giovani, che recano il nome di una persona che non si frequenta più, che denotano il suo portatore in un modo non più consono o in linea con ciò che sente oggi.
Ovviamente, si può decidere di rimuovere un tatuaggio anche per mere ragioni estetiche. Quelli realizzati su zone del corpo a rischio rilassamento, con l’avanzare dell’età, possono tramutarsi in veri e propri inestetismi.
In passato la rimozione del tatuaggio incuteva un certo timore. Infatti, veniva realizzata con tecniche invasive, che provocavano dolore e rischiavano addirittura di lasciare delle cicatrici. Oggi, per fortuna, si utilizza il laser. Il principio di base è molto semplice: il laser aggredisce i pigmenti, li scompone in particelle, le quali vengono smaltite dall’organismo.
Ovviamente non si tratta di un trattamento rapido, in quanto sono necessarie più sedute. Queste dipendono dalla grandezza del tatuaggio e dalla sua complessità cromatica.
I fattori che influenzano la sicurezza
Benché la tecnologia abbia compiuto passi da gigante, permane un certo grado di rischio. Il riferimento non è alle conseguenze per la salute, che di fatto non ci sono, bensì alla comparsa di dolori e irritazioni, nonché alla necessità di prolungare il trattamento. Ecco alcuni fattori che incidono in maniera significativa.
- Posizione. Alcune aree sono più sensibili di altre e potrebbero manifestare una certa suscettibilità all’azione del laser. Il riferimento è alle ascelle, alle caviglie, alla zona palpebrale, ai genitali.
- Tipo di inchiostro. Alcuni inchiostri, specie quelli utilizzati fino a venti o trent’anni fa, vantano una composizione chimica che li rende in qualche modo coriacei. Anche i colori particolarmente scuri rappresentano una sfida.
- Età del tatuaggio. E’ evidente che più è vecchio un tatuaggio, più è complicato da rimuovere, se non altro perché i pigmenti sono entrati in profondità nel derma. E’ quindi necessaria una “dose” maggiore di laser, con tutto ciò che ne consegue lato arrossamento e dolore.
- Condizioni dermatologiche. Va da sé che se la pelle soffre di una qualche patologie, fosse anche una dermatite, eliminare il tatuaggio può rivelarsi più complicato.
Al netto di ciò, l’eliminazione del tatuaggio con il laser è un trattamento sicuro, che presenta ben poche controindicazioni ed effetti collaterali più che sopportabili.
A chi rivolgersi
Ovviamente, la qualità dell’esperienza varia è soggetta alla competenza del professionista che esegue il trattamento e alle attrezzature che utilizza.
Il consiglio è di rivolgersi solo a chi vanta una certa esperienza in merito e utilizza macchinari all’avanguardia. Un esempio? Il dott. Pietro Campione, chirurgo plastico di fama nazionale, esperto anche di rimozione dei tatuaggi.
Il dott. Campione utilizza il miglior macchinario in circolazione: il Discovery Pico Plus Q-Switched. Si tratta di un laser a picosecondi che si adegua alla zona trattata e al pigmento aggredito. In questo modo, modula l’intensità alla bisogna e agisce con estrema precisione.
Il trattamento mediante Discovery Pico Plus Q-Switched apporta numerosi vantaggi.
- Rapidità. A parità di complessità, garantisce una rimozione più veloce del tatuaggio, impone un numero minore di sedute.
- Comodità. Il macchinario modula l’intensità dunque questa non risulta mai più elevata del necessario. Il risultato è un trattamento confortevole, che riduce al minimo gli effetti collaterali tipici della rimozione del tatuaggio.
- Efficacia. Il laser a picosecondi del dott- Pietro Campione raggiunge risultati pressoché perfetti. La zona trattata risulterà immacolata, come se non avesse mai ospitato alcun tatuaggio.
Alla luce di quanto detto fin qui, non stupisce il grado di soddisfazione dei clienti del dott. Pietro Campione che si sono sottoposti alla rimozione di un tatuaggio.