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Quali sono le regole d’oro per scegliere il profumo per se stessi? Il mondo delle essenze è sicuramente vivace e vasto, e ricordiamo che una fragranza è un’espressione invisibile ma potente della propria identità: un tocco finale che può vestire la pelle tanto quanto un capo di alta moda. Naturalmente, sarebbe un errore limitarsi esclusivamente al profumo che ci piace. No, dobbiamo scegliere una fragranza che rifletta al meglio il nostro essere: che parli di noi, senza usare parole, una firma indelebile della nostra identità e del nostro stile personale. Nella scelta del profumo per noi stessi dobbiamo usare la stessa accortezza delle fragranze per amanti: intime, private, segrete. Piene di passione. Su ilprofumiere.com, in ogni caso, è possibile valutare una vasta gamma di prodotti.

La scelta del profumo: da dove iniziare?

La struttura di un profumo è comunemente suddivisa in tre parti: le note di testa, le note di cuore e le note di fondo. Le note di testa sono quelle percepite immediatamente dopo l’applicazione del profumo; si caratterizzano per essere leggere e volatili. Le note di cuore emergono dopo che le note di testa si sono dissolte e costituiscono il cuore del profumo. Infine, le note di fondo sono quelle che rimangono più a lungo sulla pelle, dando maggiore profondità e longevità alla fragranza. Oltre alla struttura olfattiva, è importante conoscere i diversi tipi di concentrazione del profumo: l’Eau de Toilette, l’Eau de Parfum, e l’Extrait de Parfum, tra gli altri. Questi termini indicano la percentuale di oli aromatici presenti nella formula, influenzando sia l’intensità quanto la durata della fragranza sulla pelle.

Al di là di queste basi, però, dobbiamo ricordare che la scelta del profumo ha un impatto notevole sulla percezione che gli altri hanno di noi, in quanto trasmette eleganza, audacia, mistero o freschezza. Non è raro che un profumo diventi così associato a una persona da evocarne la presenza con una singola inalazione. Oppure ne diventa il simbolo: pensiamo alla celebre frase di Marilyn Monroe, che andava a dormire con due gocce di Chanel n*5. Non dimentichiamo, infine, che il profumo influenza il nostro stato d’animo. Non è solo una questione di trasmettere agli altri, ma a noi stessi. Cosa? Fiducia, autostima, sensualità. Forza. E vale sia per gli uomini quanto per le donne, perché il profumo non ha genere!

Quali fattori considerare nella scelta del profumo?

Ci sono dei fattori da prendere in considerazione durante la scelta? Ovviamente sì. Il primo è la nostra pelle: ciascuno di noi ha un odore originario diverso, e il pH può alterare la percezione di una fragranza. È essenziale quindi testare il profumo sulla propria pelle e non fidarsi esclusivamente di come si presenta su qualcun altro. Anche l’occasione in cui si “indossa” il profumo – sì, proprio come un vestito – è determinante: per l’ufficio, per le serate speciali, per gli appuntamenti romantici. Si rivela utile persino pensare alla stagione: per esempio, i profumi leggeri e fruttati sono spesso preferiti nella stagione calda, mentre quelli speziati e caldi sono ideali per il clima freddo.

Al di là delle questioni tecniche, però, la ricerca della fragranza che definisce la nostra identità è una sorta di avventura. Analizziamo ciò che ci piace, ciò che ci attrae, ma siamo sempre aperti a nuove esperienze, senza dimenticare il nostro istinto, vero “ingrediente” segreto durante l’acquisto. Non dimentichiamo mai di testare il profumo: spruzziamo una piccola quantità sul polso e aspettiamo, concediamo il tempo giusto alle note di testa di “evaporare”, per scoprire veramente il cuore del profumo. Suggeriamo anche di non strofinare i polsi subito insieme, poiché può alterare sul momento la fragranza.

Ricordiamo che ogni profumo è speciale, come la nostra personalità. Ecco, pertanto non esiste un profumo che vada bene a tutti: c’è chi apprezza le note più aromatiche, chi più agrumate. Qual è l’ultimo consiglio che ci sentiamo di dare? Ebbene, la fragranza che ci convince subito non è (quasi) mai quella giusta. Ascoltiamo più l’istinto, per trovare “la seconda pelle” giusta per noi.