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Avete mai sentito parlare di accessibilità digitale? Questo è un tema su cui si sta concentrando al momento la tecnologia. Del resto, sappiamo che web e internet sono diventati ormai due enormi punti di riferimento per imparare. Ma è così per tutti? Ovvero: tutti possono accedere al web in egual modo? Vogliamo approfondire la tematica, suggerendo di visitare sitiaccessibili.it per approfondire servizi, consulenza e formazione sull’accessibilità digitale.

Cos’è l’accessibilità digitale

Sono 80 milioni le persone in Europa che presentano una forma di disabilità, secondo i dati raccolti da Eurostat. Ciò vuol dire che l’obiettivo è rendere l’accesso alle informazioni sul web fruibili a tutti: accessibili, in virtù di questo, abbattendo le barriere tecniche e sviluppando la progettazione inclusiva. Il significato di accessibilità digitale, dunque, ci spiega l’importanza di investire nelle tecnologie e nelle pratiche che permettono a chiunque, a prescindere da eventuali disabilità, di poter accedere e navigare a internet, senza alcuna barriera. Ad oggi, e siamo nel terzo millennio, il 20% delle persone non riesce ad accedere effettivamente ai contenuti digitali: il motivo è da legarsi a una difficoltà sensoriale, di movimento, di comprensione o culturale.

Vogliamo essere, però, più chiari e diretti facendo un esempio concreto: un sito accessibile dà l’opportunità a una persona cieca di poterlo navigare senza problemi, grazie alla tecnologia assistiva, ovvero lo screen reader, un software che semplicemente legge ad alta voce ciò che è presente sullo schermo. La lettura non si limita al testo, bensì anche alla descrizione delle immagini (è il motivo per cui è tanto importante inserire il tag alt nelle immagini caricate sui siti, non solo dunque per una questione di indicizzazione).

L’importanza di rendere i siti accessibili

Non è solamente una questione di importanza, in realtà, ma si parla di veri e propri obblighi, soprattutto se prendiamo come riferimento la circolare del 13 gennaio 2023, dove l’AgID ha precisato che ci sono degli obblighi di accessibilità in vigore, soprattutto per i soggetti privati, le aziende e i gruppi che presentano un fatturato superiore a 500 milioni di euro. Molte aziende si sono così ritrovate a dover pubblicare la dichiarazione di accessibilità, rendendo fruibili e inclusivi i contenuti digitali. Dal 2025, in ogni caso, questo adeguamento riguarderà anche gli operatori economici con risorse digitali, secondo quanto previsto dall’Accessibility Act (direttiva UE 2019/882).

Del resto, citando Tim Berners-Lee, ovvero il padre del world wide web, la forza del web è proprio questa: “La sua universalità. L’accesso per tutti, a prescindere dal tipo di abilità, è un aspetto essenziale“. Così, quando si sta per costruire un sito web, è determinante chiedersi: tutti possono accedere, o non è abbastanza inclusivo? Diversi sono i parametri da considerare sotto questo aspetto, come target, user experience, necessità degli utenti e livello di disabilità.

Ricordiamo che sono diverse le problematiche della mancanza dell’accessibilità digitale: un sito non accessibile non può considerarsi inclusivo in alcun modo, e per un’azienda è anche un grosso danno di immagine, oltre che di credibilità. Per non parlare del fatto che, alla fine, le persone, gli utenti, i clienti, non possono così trovare le informazioni, andando poi a comprare un prodotto o servizio rivolgendosi ad aziende molto più inclusive. Sottolineiamo, infine, che un sito poco inclusivo viene penalizzato dagli stessi motori di ricerca come Google.

Al contrario, investire sull’accessibilità digitale rappresenta un vantaggio concreto per le aziende, in quanto ci sarà ovviamente maggiore fiducia nei confronti dell’organizzazione da parte degli utenti ma anche degli investitori; la visibilità sarà maggiore anche sui motori di ricerca si aumenta così l’inclusione e si dà a tutti la possibilità di poter usufruire del web nel modo migliore possibile e senza barriere. Per rendere un sito maggiormente accessibile, non possiamo che invitare a visitare sitiaccessibili.it, dove è possibile scoprire e approfondire servizi legati alla consulenza, all’assistenza, alla progettazione e formazione in materia di accessibilità digitale. La loro mission? Semplice: lavorano per passione e professione, con l’obiettivo di rendere la vita più facile a tutti creando prodotti accessibili. Perché “non può esserci inclusione senza accessibilità”.