microdermal

Il mondo dei piercing fa battere il cuore a moltissime persone: simbolo di ribellione, un tempo appartenenti a rituali di crescita per molti popoli oggi sono un elemento che completa il look e fa in modo che la persona senta rappresentata la propria personalità con dettagli che lo fanno sentire davvero unico. A svelarlo sono i piercer professionisti che negli ultimi anni hanno visto un aumento di richieste da parte dei più giovani. Secondo una delle indagini statistiche portate avanti dal Sole24ore nel 2019, solo l’8% degli italiani porterebbe un piercing, dato che in realtà è cresciuto molto negli ultimi anni. Uno dei più richiesti? Il Microdermal. Scopriamo insieme di cosa si tratta e a chi affidarsi.

Alla scoperta del Microdermal

I piercing sono di tendenza ma tra i tanti modelli, uno dei più richiesti è il microdermal. Ha la struttura di un piercing con una sola pallina che viene agganciata alla pelle, può essere considerata quasi un’alternativa al piercing classico e si distingue per le zone in cui può essere applicato. Utilizzato soprattutto dagli amanti della body art, e non viene applicato in modo classico ma attraverso una piccola incisione nella pelle. Potremmo dire che il microdermal viene incastonato nella pelle, facendo spuntare solamente il gioiello; hai presente quelli di Elettra Lamborghini? La cantante pop ne ha parecchi sparsi per il corpo!

Se non eseguito da professionisti e soprattutto se non vengono seguiti i consigli forniti dal piercer il rischio di rigetto è alto; significa che può essere il corpo stesso a buttarlo fuori dopo qualche tempo. I segnali per accorgersene? Rigonfiamenti o perdite sono segno di qualcosa che non va, soprattutto se compaiono dopo la guarigione.

I microdermal più diffusi vengono applicati in mezzo al seno, sul collo, sul polso e in alcune parti del viso. Si tratta di un trend particolarmente apprezzato dalle ragazze che lo utilizzano per creare punti luce sul volto ma sono molti anche gli uomini che seguono questo trend.

A chi richiedere un microdermal

Se stai cercando un piercer per piercing microdermal ti consigliamo Louis, il professionista che dal 2008 opera a Torino in Corso Umbria su prenotazione. Con un profilo Instagram molto seguito e un sito web completo di informazioni mette a disposizione competenza e specializzazione; con attrezzatura sterile e monouso mette a proprio agio i clienti che dopo aver prenotato possono ottenere il piercing desiderato. Utilizzando solo gioielleria in titanio da implantologia certificato e attrezzatura monouso sterile, si dice addio al rischio di infezioni. Fondamentale però è la cura post trattamento, ascoltare con cura il piercer e fare esattamente ciò che dice è il segreto per evitare infezioni o problematiche di salute relative.

Le zone dove fare il piercing microdermal

Noto anche come piercing sottopelle, il microdermal può essere applicato a diverse parti del corpo.  Tra le zone più richieste troviamo il polso, le braccia e le spalle ma anche dita, gambe e ventre, collo e guance.

Una curiosità? Ci sono molte persone che stanno seguendo un trend molto particolare: il microdermal come fede nuziale, diventa quindi una vera e propria sostituzione della più tradizionale vera che viene scambiata in fase di promessa. Se hai dei dubbi chiedi consiglio ai professionisti di riferimento: applicarli in zone che potrebbero essere urtate facilmente è assolutamente sconsigliato, inoltre è importante ascoltare con attenzione le norme igieniche e di cura da adottare dopo il trattamento così da evitare situazioni spiacevoli.

Sappiamo che quando si è decisi si desidera il piercing molto rapidamente ma ti consigliamo di contattare solo i migliori del settore, come Louis che utilizza gioielli di ottima qualità; in caso la lista d’attesa sia un po’ lunga in fase di prenotazione non scoraggiarti.