Le coppie che vanno sempre d’accordo non esistono, sono frutto di mancanza di dialogo e menefreghismo oppure idealizzate attraverso film e serie TV; la differenza non la fa tanto il conflitto o la mancanza di tale ma il modo in cui le persone dimostrano interesse nel sistemare le cose. Riuscire a far funzionare matrimoni o convivenze, dopo tanti anni e magari con dei figli in mezzo, è una prova di coraggio e di impegno: servono dialogo, comprensione, reciprocità e serve anche una buona dose di pazienza. Entrare in conflitto non è per forza un male ma è importante riuscire a trovare soluzioni concrete. Qualora la situazione diventasse insostenibile ma non si volesse chiudere il rapporto un’ottima soluzione è la terapia per conflitti di coppia. Rivolgendosi ad un centro ascolto familiare specializzato in terapia conflitti di coppia, potrai ottenere la visione più chiara della situazione e anche alcune soluzioni.
Cosa si intende per conflitto di coppia
Non pensare che discutere o avere una divergenza di opinione sia un segnale allarmante, avere differenze e confronti è più che normale anzi il non chiudersi ma aprirsi è segno di maturità e può aiutare anche a crescere non solo come individui ma anche come relazione. Esistono però situazioni in cui la tensione degenera e può andare a generare una serie di rivendicazioni e provocazioni che poi si associano alle relazioni tossiche. Fondamentale per funzionare come coppia è riuscire a funzionare da soli: per poterlo fare serve non solo un buon equilibrio ma soprattutto autostima; chi soffre di bassa autostima è portato con più frequenza a trovarsi in situazioni personali spiacevoli.
Cosa fare per gestire un conflitto in modo produttivo
- Accettare le opinioni altrui. Imparare a non essere sempre d’accordo accettando le opinioni altrui è fondamentale; la diversità fa in modo che ci si possa arricchire. Inoltre è un ottimo modo per conoscere chi abbiamo accanto.
- Timing. Il timing è una modalità suggerita da molti psicologi per circoscrivere una determinata situazione evitando che questa venga trascinata; terminato questo tempo stabilito si può tornare sul discorso solo in un secondo momento dopo aver riflettuto ed essersi calmati.
- Non trascinare i problemi. Molte volte le persone fanno un errore, per evitare il conflitto accumulano trascinando situazioni che potrebbero invece essere risolte. Ovviamente questo porta a fare sfuriate incredibili dopo aver accumulato davvero troppo.
- Responsabilità. Sembrerà banale ma prendersi le responsabilità delle proprie azioni può fare in modo che un confronto finisca più rapidamente trovando un punto di incontro.
- Non nascondere i propri bisogni. Sappiamo che talvolta per non ferire le altre persone si tendono ad assecondare, facendo in modo che loro stiano bene ma mettendo da parte le nostre esigenze. In questo modo però nascondendo i nostri bisogni l’altro non si accorgerà di cosa ci sta mancando. Un buon compromesso è sicuramente parlare e provare ad accontentare i gusti e le esigenze di entrambi.
- Lasciare spazio. Ci sono persone che hanno bisogno di respirare, ragionare e poi tornare a dialogare. Imparare a rispettare gli spazi è sicuramente un’ottima idea. Aggredire l’altro mentre non ha alcuna intenzione di dialogare non porterà a nulla di buono.
- Avere il coraggio di chiedere aiuto. Un supporto esterno a volte può essere la chiave di svolta che può aiutare a ritrovare la giusta dimensione.
A chi rivolgersi per terapia conflitti di coppia
Il centro ascolto familiare specializzato in terapia conflitti di coppia Luigi Di Mauro è sicuramente un punto di riferimento importante da prendere in considerazione; oltre ad occuparsi di conflitti di coppia si occupano di dinamiche genitori figli ma anche bambini con ADHD, disgrafia, discalculia o BES. Trovare un team di professionisti esperti e pronti all’ascolto offrendo un supporto concreto nelle problematiche è fondamentale per riuscire a superare il tutto con serenità.